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L'ERMETICA SPESA (GUEST POST IMMAGINARIO DI VASCO BRONDI)


Ho immaginato di chiedere a Vasco Brondi alias de Le Luci della Centrale Elettrica di scrivere per il mio blog un post e questo è ciò che mi ha inviato.

PREMESSA: Vi informo che i testi di Vasco Brondi sono flussi della sua coscienza e per questo motivo sono di difficile comprensione.  Ho deciso di aggiungere una traduzione a lato per permettervi di cogliere il senso del suo post così come l'ha raccontato a me prima di calarsi una pasta.

TITOLO: L'accozzaglia di formoidi materialistici imprigionati in una gabbia a gettoni (LA SPESA)

Arrivai motorizzato confondendomi con altri esseri metallici in una piscina d'asfalto crudo sporcato dall'abuso di anfetamina sociale. (Parcheggiai)

Con la fronte sudata e operaia mi presentai intimorito al cospetto del mostro la cui bocca aprii impersonificando un mosè in ferie in un villaggio vacanze a sharm el sheik  (Entrai nel supermercato)

Pascolai tra le antenne comandate da scontrini dittatori per soddisfare un bisogno non necessario, rigirando tra le mani un conteiner di paraffina con appunti scritti da un dio quadrupede. (Iniziai a cercare i prodotti che avevo scritto sulla lista della spesa)

In un attimo di precoce futurismo la mia urea pungente produsse una scossa di creativo disordine e la mia futile ricerca mutò nel bisogno primario animale (d'un tratto mi scappò da pisciare)

Dopo una tortuosa fatica da bipede trovai  un pertugio nascosto nella massa del capitalismo che immerso tra gli scaffali si ergeva bulimico a soddisfare la mia eredità atavica. (Dopo una breve ricerca trovai il bagno)

Fui fermato d'un tratto da un pensiero spalmato su una cassa integrazione che mi chiese con voce destrutturata di capitalizzare e vendere il mio istinto animale (Per entrare dovevo dare un euro al ragazzo di guardia)

Vidi il mio ammasso di pelle drogato di carta e ferro che con aria affranta mi spacciò una versione disintossicata di se stesso (Guardai il portafoglio ma era vuoto)

Sentii un brivido di voglia e  il mio sistema elettrico centrale mi indirizzò verso gli alberi avvelenati del verde industriale di un parco. (Pensai di andare a pisciare in un parco)

Per colpa della mefitica ispirazione e delle correnti fredde generate da una stagione illusoria e meccanica, un altro imprevisto bisogno si fece spazio nella custodia della mia essenza precaria. (Per colpa dei miei pensieri e dell'aria fredda del condizionatore mi scappò anche da cagare)

Spinto dagli eventi mi ritrovai sul trono di petrolio posto nel mio antro matrioskale. Mentre esprimevo il mio disprezzo nei confronti di un sistema fognario corrotto  pensai agli insegamenti universali piovuti in me come lacrime stampate di una conoscenza marginale. (Tornai in fretta a casa e mentre ero sulla tazza del cesso pensai a ciò che mi era successo)

L'istinto animale aprendomi gli occhi con strumenti di tortura periferici mi mostrò che il viaggio verso il mostro di mattoni lucidati fu futile come un bicchiere di acqua calda in un giorno d'estate durate una festa metalmeccanica politicizzata. Quel giorno sconfissi il mero capitalista collassato su un fluorescente sogno di potere. (Il bisogno di cagare aveva vinto su quello di acquistare il detersivo ?????)

LA REALTA' DELL'ACQUARIO



Cara Susan ti scrivo queste parole per offrirti la possibilità di leggerle più e più volte. L'ultima volta che ci siamo visti ero fuori di me e ora sento il bisogno di condividere con te ciò che mi è successo; te lo devo. Da un po di tempo a  questa parte frequento un locale che ho scoperto per caso una delle tante notti in cui non c'eri.  La prima volta che mi ci imbattei sembrava il tipico posto dal quale non ti aspetti nulla più di ciò che promette l'insegna sporca e scritta male all'ingresso; ottimo per chi ha intenzione di iniziare un dialogo a tu per tu con un bicchiere di rum. Decisi di entrare e invece del classico bancone sudicio mi ritrovai in una stanza completamente vuota nella quale il bianco puro dei muri era interrotto solo dal legno di una vecchia porta. Attratto da una debole sinfonia mista di musica e urla la attraversai e fui catapultato in un mondo folle e a me sconosciuto. So per certo che l'euforia che mi accompagnò per il resto della serata non fu causata solo dalla fortuna di aver sostituito il bicchiere con una festa; c'era qualcosa di più che ancora non riuscivo a definire. Quella notte dormii con la testa piena delle immagini di una situazione nuova e il giorno dopo attesi con impazienza la sera. Ci tornai più e più volte lasciando la festa libera di  prendere il controllo della mia mente e pian piano la accettai come unica via d'uscita dalla mia monotonia. Ero assuefatto e certo di poter raggiungere un giorno la totale fusione con quelle emozioni. Scrivendo mi accorgo che la pianta della follia stava crescendo rigogliosa dentro di me. Come ben sai sono sempre stato convinto che il mondo sia governato dal caos e infatti l'imprevedibile cambiò il corso degli eventi in mio favore. Un giovedì sera come tanti altri mi recai al locale e ora cercherò con fatica di spiegarti a parole ciò che i miei occhi videro al posto della festa. Sul lato destro dello scantinato gente grassa e ben vestita urlava discorsi politici dall’alto di piccole colonne dorate mentre alla base persone nude lottavano per raggiungerne la cima; sul lato sinistro, animali antropomorfi intonavano canzoni finte mentre gente spaventata godeva nel toccarli e si crogiolava in un orgia di sudore; di fianco al palco ragazzi immersi in piscine e con la testa offuscata dall'alcool si scatenavano causando risse e rapporti sessuali in ogni dove; infine, al centro, un gruppo di gente silenziosa pregava  rivolta verso un uomo che, brandendo una grande croce, colpiva a caso le loro teste. Rimasi in piedi a fissare inorridito la grottesca scena quando la mia attenzione fu catturata dalla forte luce blu che trapelava dalle fessure di una piccola porta.La curiosità vinse in fretta la paura così mi avvicinai e mi ritrovai in una stanza più strana della prima: sopra migliaia di piedistalli bianchi erano posti, in file ordinate, altrettanti acquari. Mentre camminavo notai che all'interno non vi erano pesci ma persone di cera in miniatura. Seguii il mio istinto e mi avvicinai all' acquario che ai miei occhi brillava più degli altri; rimasi interdetto nel vedere la mia rappresentazione cerata che fluttuava lentamente dalla nostra casa al mio ufficio e ritorno. Come previsto tu non c'eri. Mancavi. Fu in quel momento di totale confusione che realizzai la mia verità. Vedi Susan la vita scorre fluida davanti ai nostri occhi ma spesso non la accettiamo e ci mettiamo alla ricerca di un modo per evaderla. Finiamo così per ritrovarci intrappolati in illusioni che ci appannano e rendono sempre più spaventoso il momento in cui ci accorgeremo che la differenza tra ciò che chiamavamo rispettivamente prigione e libertà in realtà non esisteva . Ora ti chiedo di GUARDARE la nostra storia. Non pretendo che tu capisca subito ma so che rimarrai stupita quando ti accorgerai che c'è una cosa che da sempre ci fa dare di matto: la realtà.

10 CONSIGLI PER ESSERE UN BUON ALTERNATIVO



L' "alternativismo" dilaga nel nostro tempo così ho pensato di scrivere una piccola guida da seguire per sentirsi dei veri anticonformisti anche nel 2013.

1)Non iniziate ad elencare dal numero 1 perchè lo fanno tutti.

2)ABBIGLIAMENTO: E' la prima cosa che salta agli occhi di chi vi guarda. Il concetto da seguire è lo stesso che usano quelli che presto sarete pronti a chiamare fighetti. Loro ostentano la loro sottomissione alla globalizzazione portando vesti sulle quali si legge bene il nome dello stilista o della multinazionale sfruttatrice che odiate; allo stesso modo voi dovete sostenere con fierezza la vostra lotta al sistema dicendo a tutti di aver acquistato il vestito che indossate in un mercatino dell'usato o, molto meglio, di averlo trovato nel pattume. L'accessorio imprescindibile è una sacca sporca di colore variabile tra il verdognolo e il marrone al quale potete abbinare un copricapo caratteristico o una kefia.

3)MUSICA:  se un gruppo o un artista musicale è ascoltato da più di 50 persone avete il diritto di etichettarlo come commerciale e poi incazzatevi con la massa ignorante che non permette al vostro gruppo preferito di sfondare.

4)TV: cercate in ogni modo di indirizzare il discorso dei vostri amici sulla televisione per ostentare con fierezza il fatto che voi non ne avete una. Senza tv però non potete guardare La7 , ultimo baluardo della libera informazione,  per ovviare al problema ogni tanto potete seguirlo in streaming sul sito.

5)MANIFESTAZIONI: Unitevi alle manifestazioni in tenda e alle occupazioni delle scuole. Se non  conoscete il motivo della protesta non vi preoccupate perchè nasce sicuramente per combattere l'arroganza del sistema. Nel dubbio esponete qualche cartello contro la deforestazione e contro gli esperimenti sugli animali che vanno bene in qualsiasi contesto.

6)FILM: Prima pensavate che il cinema fosse nato con Quentin Tarantino ma ora che piace a tutti è meglio screditarlo. Buttatevi a capofitto su qualche produzione sconosciuta, sui film in bianco e nero e soprattutto sugli z-movie. Per questi ultimi inventatevi una menata sul fatto che andrebbero rivalutati perchè mostrano in modo toccante il dolore e la voglia di non conformarsi del tipico regista maledetto. Se proprio vi fanno cagare e non volete perdere tempo leggetevi le recensioni su internet, nessuno andrà a guardarli davvero.

7)LIBRI: Non girate mai senza un libro. Il libro standard deve avere la copertina morbida e sgualcita quanto basta per farlo sembrare un volume da intellettuale. Non importa che lo leggiate, ma vi raccomando di cambiarlo almeno una volta al mese. Tenete inoltre un taccuino sul quale annotare le vostre profonde riflessioni P.S. Siete contro gli ebook perchè  amate l'odore della carta e l'atto di sfogliare un vero libro (anche se lo dite con in mano il cartello contro la deforestazione del punto 4)

8)FACEBOOK: Non avete Facebook.

9)SMARTPHONE:  Il telefono giusto per voi è quello in bianco e nero e con lo schermo graffiato che  chiama e manda messaggi perchè a voi non serve altro. Poco importa se spendete 100 euro al mese di tariffe e gonfiate le tasche di qualche multinazionale telefonica (visto che non avete neanche Facebook), voi non vi piegherete mai allo strapotere di internet . Se proprio vi trovate per le mani uno smartphone perchè ve l'hanno regalato, sfoggiatelo come fosse un peso insopportabile. In tal caso non dimenticatevi di fare qualche foto filtrata vintage con Instagram.

10)SPORT: Dovete adattarvi a seconda del paese nel quale vi trovate, l'importante è odiare lo sport più seguito dal popolo. Per esempio se siete in Europa dovete odiare il calcio e sostenere che sia ingiusto che sport come il basket non vengano valorizzati quanto meritano, mentre se siete in America dovete fare esattamente il contrario.  E' un po contraddittorio ma è il vostro ruolo che lo richiede.

In CONCLUSIONE ricordatevi di assumere un'aria di superiorità perchè voi siete tra i pochi eletti che son riusciti a fregare il sistema anche se col tempo vi accorgerete che il sistema era windows e si fotteva da solo.